GdR2: Verbali della riunione di Lucca Games - Marzo 1999

a cura di Beniamino Sidoti

Anche stavolta eravamo in pochi, ma stiamo crescendo. Tenere le nostre riunioni in un posto cosi' "pubblico" e' molto sano perche' ci tiene in contatto con gli appassionati comuni. I soci presenti all'assemblea erano una dozzina.

In ordine sparso: Piermaria Maraziti, Teo Mora, Luca Giuliano, Stefano Zanero, Andrea Spacca, Beniamino Sidoti, Ciro Alessandro Sacco, Fabrizio Ermini, Fabrizio Paoli, Anna Benedetto, alcuni osservatori interessati e a noi vicini come Maurizio Puviani e Piccio del club Treemme, Romagiochi, altre associazioni e fanzine. Diversi soci sono passati dallo stand, che e' servito anche come punto di incontro e di confronto.

Venendo ai punti in discussione in assemblea, questa e' la scaletta da me proposta:

    1. Bilancio sull'attivita' del 1998
    2. Gdr2-On tour
    3. Il bollettino

Il bilancio e' sostanzialmente positivo: anche se in cassa abbiamo solo 150.000 lire (ma il nostro scopo non e' quello di fare soldi: diciamo pero' che sarebbe bene cominciare a rinnovare, soci! e a iscriversi, simpatizzanti semplici!), gli attacchi ai gdr sembrano essersi fermati.

Merito nostro? Forse, ma anche colpa di una situazione in cui i giochi sembrano tornare a essere trasmessi oralmente, ovvero non comprati! La crisi nelle ditte del settore e' evidente, l'ansia palpabile. E' evidente che gdr2 deve cambiare il suo obiettivo principale. Siamo nati per la controinformazione, e ci e' riuscita abbastanza bene, direi, a giudicare dal diverso modo in cui ci giudicano i giornali (un caso singolare, a ridosso di Lucca: a Pisa e' stato trovato morto suicida un ragazzo, ricercato da Chi l'ha visto, che era fra l'altro anche appassionato del gdr Vampiri... nessun giornale, nemmeno a livello locale sembra aver messo in relazione le due cose. Pensate cosa sarebbe successo solo l'anno scorso!).

Gli altri obiettivi che ci eravamo posti sono rimasti comunque attuali: l'idea di favorire la ricerca nel gioco di ruolo, anche sulle potenzialita' del gioco e' proseguita anche con la diffusione on-line e nei banchini di gdr2-on tour di NeoN di Dario Cherubino, e con il costante confronto su un livello di esperienze che va oltre il semplice confronto sui meccanismi di gioco.

E rimane molto interessante il gdr2-onTour, che dipende moltissimo, forse troppo, dalle forze locali, anche perche' non ce ne sono molte altre. Forte e utile si e' dimostrata l'alleanza in stand con gdr.net, gilda.it ecc.it; e utile si e' dimostrata anche la pubblicita' minima che abbiamo avuto da giornalisti amici, che ha portato a qualche richiesta di informazione.

Quelli che hanno chiesto informazioni erano spesso ragazze, di piccoli centri o del sud Italia, che hanno incontrato il gdr con il proprio ragazzo ma poi si sono lasciati e non hanno continuato con la loro compagnia (ho sentito due storie uguali in pochi giorni). Ci sono altre storie simili, ma queste sono interessanti, perche' ci dicono che dove non c'e' un forte tessuto di relazioni evidenti per i giochi (ludoteche, associazioni, negozi), i giocatori (specie quelli in situazioni di accompagnatori: fratelli, fidanzati, ecc.) rischiano di rimanere da soli dopo una prima esperienza positiva. Gdr2 potrebbe forse stimolare la raccolta di un cartellone di luoghi e persone dedite al gdr: LAVORO che qualcuno, che magari ha gia' materiale in questa direzione (Kiki? Piermaria?) potrebbe iniziare a svolgere.

Ma rimane il problema: il gdr sta sparendo dal mercato, o almeno rischia. La domanda, molto esplicita, e': ci riguarda come gdr2? Abbiamo sempre evitato di interagire troppo con il mercato, ma il momento adesso e' grave. Come ha chiesto Ciro, Paolo e altri: cosa fare? Certo la promozione aiuta, e gdr2-on tour va in quella direzione, ma forse bisogna inventarsi qualcos'altro. Delle offensive promozionali? E' un interrogativo a cui non abbiamo saputo rispondere e che DOBBIAMO porci in questi mesi, prima della fine del Gdr2-OnTour, in maniera da fare degli esperimenti sul campo.

Il bollettino, intanto, anche se piccolo e con piccola distribuzione, da' delle soddisfazioni. E' un primo passo, molto concreto, verso un'editoria critica sulle possibilita' e sul mondo del gdr. Vi prego di partecipare, di collaborare attivamente alla discussione sui contenuti ma soprattutto alla stesura degli articoli. SCRIVETE, SCRIVETE, SCRIVETE! Lo stesso appello e' stato ripetuto da Ciro Sacco come direttore del RdG e da Stefano "Raistlin"
come curatore del sito.


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